INTERVISTA AL SINDACO DI TAGGIA MARIO CONIO

Trascrizione dell'intervista al sindaco di Taggia Mario Conio.
Sara Brusco: Buongiorno, siamo qui stamattina con il neo eletto sindaco di Taggia Mario Conio.

Rafael Gervasone: Innanzitutto buongiorno e grazie per averci concesso questa intervista e soprattutto complimenti per il risultato conseguito. Iniziamo subito incentrando le prime domande sul tema dei giovani. Infatti sappiamo che già dalle precedenti amministrazioni viene dato spazio ai giovani nell’amministrazione della cosa pubblica attraverso un consiglio comunale dei ragazzi. Lei porterà avanti questa iniziativa?
Mario Conio: Intanto vi ringrazio per l’opportunità che i avete dato perché è stato un bel segnale e penso che il vostro lavoro sia davvero molto molto interessante e utile perché comunque si va nella direzione della condivisione di informazioni sempre di più. Io ho fatto di più dal punto di vista dei giovani perché le mia squadra è veramente molto giovane. Vedete la politica è sempre vista come qualcosa di distante dai cittadini. La miglior cura, la miglior soluzione a questo tipo di problema è portare i cittadini dentro l’amministrazione quindi nel mio gruppo che si è candidato con me ci sono tante persone di giovane età. C’è una candidata che ha solo ventotto anni e per la storia del nostro Comune a Taggia è un elemento di grande novità. Quindi sicuramente andremo avanti con l’esperimento del consiglio comunale dei ragazzi però abbiamo fatto uno sforzo ulteriore, cioè quello di portare i ragazzi dentro il consiglio comunale.
Rafael Gervasone: Grazie!

Mario Conio: grazie a voi.

Sara Brusco: la seconda domanda riguarda i ragazzi e la cultura. Infatti si è visto che nella precedente amministrazione ci sono state delle importanti innovazioni nel centro storico di Taggia e ci chiedevamo se lei continuerà questo progetto e se attuerà una promozione culturale proprio integrando i ragazzi.

Mario Conio: Grazie per la domanda. È molto interessante. La scorsa amministrazione ha fatto un ottimo lavoro di sviluppo di opere pubbliche sul territorio comunale, soprattutto nel centro storico. Oggi la sfida è renderle vive queste opere perché vedi fare un castello, recuperare un teatro è un’opera meritevole, se però poi non riesci a fare una programmazione culturale, a portare gli eventi all’interno di queste strutture, purtroppo poi diventa un esercizio fine a se stesso. La nostra grande sfida, che è quella che abbiamo anche messo a livello programmatico è quella di creare un sistema integrato di sviluppo sul territorio comunale. Il nostro comune è particolare rispetto alle altre realtà della provincia. Abbiamo una parte balneare molto bella, abbiamo un centro storico altrettanto importante, valenze culturali molto molto significative a livello provinciale e regionale. Il nostro sforzo di mettere a regime tutti questi aspetti sarà la sfida per il futuro e i giovani sono parte integrante di questo progetto perché comunque bisogna cercare di creare un collante nella nostra società e i giovani sono il motore industriale. Se loro sono volenterosi e si mettono dentro la macchina pubblica vedremo dei risultati sempre più vivi, se rimaniamo distaccati purtroppo la politica rimane sempre per pochi e sarebbe una scelta sbagliata.

Rafael Gervasone: E durante il confronto tra i candidati sindaco che si è tenuto lo scorso Maggio a Villa Boselli, lei si era dimostrato contrario alla proposta del suo principale avversario Mario Manni riguardo alla possibilità di concentrare alcune scuole presso l’ex caserma Revelli ritenendo che non fosse opportuno concentrare tutte le scuole in un unico luogo. Ma perché questa opinione? Ritiene eventualmente possibile confrontarsi con le rappresentanze studentesche a proposito?

Mario Conio: Chiaramente la mia volontà di confrontarmi e la mia disponibilità è massima. Io ho fatto questo tipo di scelta perché ritengo che comunque la città viva di funzioni nobili e importanti e secondo me la scuola è una della principali perché comunque mantenere i giovani, mantenere i ragazzi all’interno del tessuto cittadino permette di mantenere questo tessuto vivo. La scelta di concentrare gli istituti scolastici, un po’ modello campus americani o anglosassone, se da una parte è affascinante perché comunque crea un contesto, diciamo, di qualità d’altro canto tende però ad isolare e a separare funzioni e quindi troveremmo la funzione scolastica in territori purtroppo periferici del territorio comunale e la città ne pagherebbe le conseguenze in termini di commercio, di vita vissuta. Arma ha avuto un esempio eclatante: un edificio scolastico per motivi di sicurezza è stato chiuso, tutta quell’area ne ha patito sia dal punto di vista sociale che commerciale perché il mancato flusso quotidiano di cittadini, del nonno che accompagnava il bambino, dello scolaro ha reso molto più povero quel tessuto e in pochi anni si è assistito davvero ad una decadenza anche economica di quell’area, cosa che il nostro Comune non si può permettere.

Sara Brusco: parliamo ora di un argomento molto scottante in un certo senso, ossia il lotto 6. Dunque il suo avversario Mario Manni ha spiegato che si tratta di una situazione di passaggio verso il bio digestore e lo stesso presidente della regione Toti ha esortato questa discarica dicendo che comunque è una discarica moderna e che è appunto uno strumento di passaggio. Però lei si è sempre dichiarato contrario a questo lotto sei. Ci può spiegare il motivo?

Mario Conio: io ti vorrei ampliare un pochettino questo concetto perchè vedi, io ho cominciato la mia esperienza amministrativa nel 2012 come consigliere di opposizione. Il mio primo intervento in consiglio comunale era proprio riferito al Lotto 6 e all’ipotesi di questo impianto unico di trattamento dell’area Colli. Dove ponevo l’attenzione? Solo sul fatto che non c’era ancora una prospettiva chiara in termini cronologici per avere questo impianto. Venticinque anni fa la situazione era quella, oggi la situazione è esattamente la stessa con un problema diverso: il Lotto 6 che all’epoca era un progetto, oggi è una realtà che si sta riempiendo quindi il mio timore qual è stato? Che questa fase transitoria oramai è diventata perpetua. Quella che dovrebbe essere una discarica tampone, per risolvere il problema di due o tre anni oramai sono dieci anni che se ne parla. Il mio timore di cinque anni fa e il mio timore oggi è di aver prestato il fianco e aver accettato il lotto sei comunque non ha dato certezza e il mio timore serio è che si apra lo scenario anche a discariche future, cosa a cui io sono totalmente contrario.

Rafael Gervasone: Rimanendo sempre su tema dei rifiuti, negli ultimi tre anni l’amministrazione è riuscita a raggiungere degli ottimi livelli di raccolta differenziata arrivando al 74%. Ora, lei, quali sono i suoi prgetti a proposito? Si confronterà con l’amministrazione uscente?

Mario Conio: vedi, in questi cinque anni la mia opposizione a Genduso è stata comunque netta su molti argomenti. Non ho però mai mancato di riconoscergli il merito di aver fatto una scelta davvero coraggiosa perché comunque avviare la raccolta differenziata è una scelta che comporta delle numerose difficoltà sia perché comunque è un tema a se complesso sia perché ha dei ritorni negativi sui cittadini perché comunque la città fa fatica normalmente ad adeguarsi a questo tipo di soluzioni. Detto questo, oggi c’è una raccolta porta a porta che ha bisogno di un po’ di migliorie. Secondo me si sta esaurendo la prima fase, chiamiamola sperimentale perché comunque si è portato sul territorio questa soluzione. La mia amministrazione che cosa deve riuscire a fare? Deve riuscire a migliorare tutti quegli aspetti, tutte quelle negatività che oggi sono però chiaramente presenti sul territorio. Perché vedi, è comunque difficile spiegare ai cittadini, che ci stanno mettendo impegno e dedizione, che la città è più sporca, che la raccolta non sia ottimale, che il sacchetto di spazzatura che una volta non si vedeva oggi appare per la strada. Quindi lo sforzo deve essere che tutti quegli accorgimenti per rendere il servizio più efficace e andare poi avanti sempre in quella direzione. Il consiglio comunale di Taggia qualche anno fa, adesso non ricordo la data, aveva scelto di aderire alla strategia rifiuti zero cosa che noi a livello programmatico abbiamo mantenuto. La strategia rifiuti zero parte con il tema del porta a porta però mette poi insieme una serie di step successivi per portare davvero il percorso verso a quello che è il riciclo totale, noi ci siamo impegnati in questo senso vogliamo introdurre verso tutti quegli accorgimenti tra cui la tariffazione puntuale, l’introduzione di isole ecologiche che permetteranno di andare nella direzione del nostro programma.

Rafael Gervasone: Relativamente al rapporto tra la cittadinanza e l’amministrazione, come ritiene che dovrebbe avvenire? E soprattutto, il confronto, come si dovrebbe …..? Ritiene che la cittadinanza sia sufficientemente coinvolta nell’amministrazione?

Mario Conio: Assolutamente no, è una delle critiche che ho posto con maggior fermezza alla precedente amministrazione è stata quella di creare davvero una barriera fra quella che è la casa comunale e i cittadini. Non può esserci questa cosa perché comunque c’è necessità di partecipazione, di condivisione di programmi e di scelte. Voi avete seguito la mia campagna elettorale, che è cominciata con uno slogan, il famoso : ” #SEMPREINSIEMEAVOI “, quello per me è il primo elemento programmatico del mio percorso sia di campagna elettorale, e oggi ancor di più, di amministrazione, perché comunque quello che ho indicato prima come direzione, oggi diviene per la guida di questa amministrazione: quindi un confronto molto aperto, una partecipazione molto ampia da parte dei cittadini, l’utilizzo degli strumenti che abbiamo, che sono …. riconosciute, che noi proporremo sui vari argomenti del territorio, dall’economia, piuttosto che il commercio, che il turismo, che la cultura. Proprio perché c’è bisogno che ci sia grande permeabilità, secondo me, fra chi amministra e i cittadini, se non ci si ascolta, difficilmente si riescono poi a trovare le soluzioni per un territorio che comunque ha delle serie complessità.

Sara Brusco: Lei ha nominato la sua campagna elettorale, quindi le facciamo qualche domanda a tal proposito.

Mario Conio: Eccomi qua!

Sara Brusco: Allora inizialmente lei si è proposto come lista civica, però poi ha chiesto il sostegno del presidente della regione Toti, che è un esponente di Forza Italia, le chiediamo dunque la motivazione del proporsi come lista civica e non come partito politico.

Mario Conio: Sì! E’ importante questo aspetto e ci tengo a sottolinearlo. Perché comunque l’essere lista civica, e poi vedere comunque un parallelismo con l’amministrazione regionale, non è un tema politico, è un temo di pura amministrazione. Noi siamo un gruppo di cui nessuno ha una tesser politica, all’interno della nostra squadra, di centro, noi siamo un gruppo moderato, il tema qual è però? Io personalmente rivedo in questa amministrazione regionale dei temi che sono a noi comuni, che vogliono comunque della partecipazione con i cittadini, della presenza sul territorio, della volontà di svecchiare un po’ quella che è la vecchia politica. Questa amministrazione regionale ha introdotto davvero, dei temi anche di marketing territoriale, che una volta erano sconosciuti in Liguria. Liguria è sempre stata percepita come la regione “Dei vecchi “, dove venivano a ….. gli anziani, oggi c’è uno sforzo molto, molto, incisivo, da parte di questa amministrazione, per dare un segnale diverso, noi siamo una regione che ha un potenziale enorme, da un punto di vista turistico, climatico, dobbiamo fare cambiare la percezione di noi stessi, perché comunque se veniamo percepiti come un “rifugio degli elefanti”, passatemi la battuta, non andiamo avanti, e queste tematiche e questo dinamismo che io ho visto nella regione Liguria; ho cercato di portarlo sul territorio comunale. Vi dico di più, smettiamo di rifiutare la politica, perché noi dobbiamo rifiutare la cattiva politica, la politica fatta dai cattivi amministratori, però la politica in sé è un termine nobile, che nobilita l’uomo. Al mio giudizio un’amministrazione comunale, se riesce ad avere un rapporto profiguo con enti sovraccomunali, in questo caso la regione, ottiene un effetto traino, un effetto trascinamento importante, io devo guardare al futuro della mia città, io lo guardo senza colori, senza bandiere, però cerco le persone che con me possono collaborare e in effetti nella regione sto trovando dei bei collaboratori.

Sara Brusco: Molto bene, dunque, un’ultima domanda: lei non si è presentato all’ultimo dibattito con gli altri candidati sindaco, e ha preferito offrire una cena in Piazza Trinità, le chiediamo la motivazione di questa scelta.

Mario Conio: anche lì, ti devo un po’ precisare però, perché non è esattamente così, intanto ti faccio il preambolo. Io nell’occasione del primo incontro, ho fatto, che era l’apertura di campagna elettorale, avevo già pubblicato per iscritto la mia volontà di chiudere la campagna elettorale con i miei elettori. Quindi è una notizia che non è arrivata in prossimità dell’ultimo dibattito, ma già comunicata, ben quasi un mese prima; ti spiego le motivazioni della scelta. Intanto noi non abbiamo offerto una cena a questi elettori, noi abbiamo dato un segnale forte ai nostri elettori, di mettersi al servizio degli elettori, perché comunque noi abbiamo fatto questo grosso incontro di gruppo dove il candidato sindaco, e tutti i consiglieri, si sono messi al servizio dei cittadini, voleva essere un effetto simbolico, non ci chiudiamo sul palco a litigare tra di noi. Tra l’altro io sono stanco, in questo mese ho subito attacchi molto duri a livello personale, il nostro contributo nell’ultimo incontro sarebbe stato esclusivamente negativo perché non c’era più nulla da dirsi purtroppo fra i candidati sindaco, troppo era emerso nei mesi precedenti. Io avevo bisogno di stare in mezzo ai miei cittadini per trasmettere l’idea che comunque voglio essere e sarò un sindaco che sta in mezzo alla gente perché i civili sono stanchi di percepirci come qualcosa di distante, io ho voglia di accorciare questa distanza fra il sindaco, gli ….. e i cittadini. La battuta che dicevo che sarò un sindaco “Con le scarpe da ginnastica” è stato un ottimo slogan, meglio di quello che io immaginavo in un primo momento per cui ho visto un grande ritorno dai cittadini, però è davvero sintomatico, io sono una persona che si mette al servizio, che sarà al servizio e che vuole stare in mezzo alla gente, non si vuole chiudere qua dentro, tranne adesso che era necessario chiaramente, perché c’è bisogno davvero di scorrere tutti insieme in questo senso. Quindi la volontà è stata quella di non isolarsi sul palco ma di stare in mezzo ai cittadini che hanno voglia comunque di avere un contatto umano, dopo dieci anni di grande distanza, avevano bisogno di avere una persona vicina e io sono in questa situazione.

Sara Brusco: Però avrebbe potuto scegliere un’altra data.

Mario Conio: Tieni conto che io ho proposto, mi sono messo a disposizione dicendo “cambiate data” è che capisci la chiusura poi è tradizione comunque farla nelle ultime ore della campagna elettorale, l’avessero messo al pomeriggio, io ero a disposizione, però non mi è stato più comunicato nulla quando io ho scritto venti giorni prima e nessuno mi ha risposto, a quel punto anch’io avevo i miei impegni elettorali, avevo già organizzato tutto, non potevo certo tornare indietro.

Rafael Gervasone: A questo punto la ringraziamo infinitamente, rinnoviamo ancora i complimenti e soprattutto le facciamo i migliori auguri possibili per quest’impresa

Mario Conio: Io vi ringrazio tanto e rimango a vostra disposizione anche per il futuro.

Rafael Gervasone: Grazie mille!

Mario Conio: Molte grazie!

Sara Brusco: Grazie!



UFFICIO STAMPA LICEO G. D. CASSINI [guarda la video intervista qui]


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