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“Che cosa voglio fare da grande” e perché scegliere il liceo classico

Che cosa farai da grande? Questa è la classica domanda che si pone a un bambino fin dalla più tenera età e, se vogliamo, è quella che affascina e allo stesso tempo spaventa di più. Un infante, quando pensa fugacemente al futuro, lo percepisce come un fatto lontano, inafferrabile, quasi un sogno, infatti a tale domanda risponde senza riflettere: “lo scrittore”, “l’astronauta”, “la principessa” o “il cantante”… tuttavia col tempo, il futuro oltre ad essere pieno di mistero comincia anche a fare paura perché crescendo si deve essere più concreti ed evitare di perdersi in fantasie. Ed è qui che entrano in gioco i professori, la scuola, la famiglia e gli amici. Tutto ciò che ci circonda infatti è importante perché influenza le nostre scelte che possono avere esiti positivi o negativi. A scuola, fin dalle elementari, si entra in contatto con diverse discipline che possono, o meno, incontrare il proprio interesse. Naturalmente, tra bambini ci si pone il fatidico quesito: “cosa farai da gra

Smettere di vivere costantemente

La mente umana è davvero complessa e cercare di capirla o imitarla risulta difficile anche con gli strumenti moderni. La psicoanalisi, scienza che cerca di capire il funzionamento della mente, è nata solo negli ultimi decenni del 1800 grazie al lavoro di Sigmund Freud ed ebbe in poco tempo un considerevole successo. Le sue teorie però vennero viste con diffidenza e sono criticate tutt’oggi in molti ambiti, in particolare viene messo in dubbio l’efficacia terapeutica della psicoanalisi stessa. Nell’ultimo periodo della mia vita, forse per distrarmi e spiegarmi questa mia “irregolare condizione”, ho cominciato a interessarmi prima a Freud, poi a Skinner, Jung, Festinger, e infine Beck. Con irregolare condizione mi riferisco alla Depressione. La Depressione, mi direte, per come la si intende erroneamente oggi, è solo una reazione postuma della nostra mente a un evento reale; molti infatti ingenuamente identificano la tristezza come depressione. Questo è un errore. Infatti, con Depress

“I love shopping”

Vi siete mai chiesti da dove derivi l’innato bisogno di fare shopping? Sin dagli anni 20 del 1900 l’economia globale si basa sul consumismo (fondato sul principio per il quale l’appagamento di un bisogno stimoli il sorgere di uno nuovo), essa affina le sue armi giorno dopo giorno fino ad arrivare all’odierna obsolescenza pianificata. Si tratta di un meccanismo studiato accuratamente affinché gli oggetti acquistati abbiano una durata assai ridotta rispetto ai primi modelli dello stesso prodotto. Per garantire che ciò accada vengono volutamente introdotti dei difetti nei prodotti. Per esempio le prime lavatrici venivano utilizzate, nonostante la loro semplicità e la loro scarsa modernità, quotidianamente addirittura per 15 anni mentre oggi sono programmate per rompersi dopo un periodo massimo di 24 mesi, circa la durata della loro garanzia. L’obsolescenza simbolica o progressiva è parte integrante di questo circolo vizioso. Si tratta infatti del declassamento prematuro di un certo bene

Crescere e scegliere partendo dal liceo; cosa voglio essere?

C’è chi nasce con la fortuna di avere un talento e con la costanza di riuscire a coltivarlo fino a renderlo il proprio lavoro. Ma noi altri, che come talento abbiamo solo quello di poterci ricordare a memoria i personaggi di un telefilm solo alla prima puntata, come potremmo fare di questo il nostro futuro? Ovviamente la scelta della scuola giusta ci indirizza già in varie direzioni e ci da in qualche modo la possibilità di capire chi siamo e per cosa siamo portati, ma è altrettanto vero che c’è chi con lo studio non avrà mai un bel rapporto e già dell’adolescenza viene incoraggiato da amici e parenti a intraprendere un percorso di studi che lo indirizza ad un lavoro preciso e che non lascia la possibilità di capire cosa sia veramente giusto per lui. Possiamo quindi dividere i giovani studiosi in due gruppi molto differenti tra loro: chi già dopo le superiori è pronto per iniziare la sua vita da lavoratore e chi decide di restare fedele al suo rapporto con gli studi per ancora molti

La criminologia incontra gli studenti del liceo Cassini

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È stata un'assemblea d'istituto decisamente particolare quella a cui hanno preso parte, nella mattinata di mercoledì 31 gennaio, gli alunni del Liceo G.D. Cassini di Sanremo. Si è scelto infatti di dedicare ampio spazio all'intervento di alcuni relatori d'eccezione, che hanno saputo affascinare gli studenti introducendoli al meraviglioso mondo delle scienze criminalistiche: l'incontro è stato aperto dal Dott. Costacurta Diego, della polizia anticrimine e laureando in sociologia, che ha illustrato le differenze tra scienze criminali, criminalistica e criminologia; successivamente il testimone è passato a Moroni Roberto, Sovrintendente Capo all'interno della polizia anticrimine, da cui è stato spiegato nel dettaglio il comportamento e il metodo con cui viene analizzata una scena del crimine; infine nell'intervento della Dott.ssa e filosofa Barbarino Romina, facente parte della polizia scientifica, sono stati approfonditi i metodi e le strumentazioni con cui ve

INTERVISTA AL SINDACO DI TAGGIA MARIO CONIO

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Trascrizione dell'intervista al sindaco di Taggia Mario Conio. Sara Brusco : Buongiorno, siamo qui stamattina con il neo eletto sindaco di Taggia Mario Conio. Rafael Gervasone : Innanzitutto buongiorno e grazie per averci concesso questa intervista e soprattutto complimenti per il risultato conseguito. Iniziamo subito incentrando le prime domande sul tema dei giovani. Infatti sappiamo che già dalle precedenti amministrazioni viene dato spazio ai giovani nell’amministrazione della cosa pubblica attraverso un consiglio comunale dei ragazzi. Lei porterà avanti questa iniziativa? Mario Conio : Intanto vi ringrazio per l’opportunità che i avete dato perché è stato un bel segnale e penso che il vostro lavoro sia davvero molto molto interessante e utile perché comunque si va nella direzione della condivisione di informazioni sempre di più. Io ho fatto di più dal punto di vista dei giovani perché le mia squadra è veramente molto giovane. Vedete la politica